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sabato 4 marzo 2017

ASPETTANDO I DAVID DI DONATELLO 2017

Con gli Oscar ormai alle spalle, possiamo finalmente cominciare a parlare dei nostri cari David di Donatello, il più prestigioso riconoscimento del cinema italiano. La cerimonia di premiazione si terrà il 27 marzo presso l'Auditorium Conciliazione di Roma e sarà condotta dal brillante Alessandro Cattelan. 


Si sa, la notte degli Oscar è sempre la più  magica ( ecco qui il mio articolo http://lapinacotecadeisogni.blogspot.it/2017/02/la-notte-degli-oscar-2017.html), ma ai David di Donatello giochiamo in casa... siamo molto più coinvolti, ci sentiamo più partecipi. E allora bando alle ciance e andiamo ad analizzare le principali categorie e i concorrenti in gara, scegliendo magari qualche papabile vincitore. 

-MIGLIOR FILM: -"Fai bei sogni" di Marco Bellocchio. Una grandissima delusione. Un film povero, spesso sconclusionato, lento, mediocre sotto ogni aspetto sia tecnico che contenutistico. Salti temporali repentini e stucchevoli, buchi nella trama, pessima caratterizzazione dei personaggi ( anche del protagonista, il che è molto grave), regia scadente anni novanta e insufficiente peso alle emozioni. Poco da salvare, non mi ha emozionato. -"La pazza gioia" di Paolo Virzì. Un gioiellino. Diciassete nomination all'attivo e l'enorme possibilità di vincere tanto. Cucito a regola d'arte da Virzì e Francesca Archibugi e interpretato egregiamente dalle due splendide protagoniste. Ha una forza eccezionale ed un intensità emotiva soffocante. Difficile, ma necessario. Virzì è una garanzia ormai. E' sicuramente il film favorito per la vittoria. -"Fiore" di Claudio Giovannesi. Apprezzabile. Non brilla certo di originalità o innovazione, ma nella sua semplicità riesce comunque a farsi valere. Riesce a tenere il ritmo, caratterizza i personaggi e un abbozzo di trama, ed è ben strutturato. Due grosse pecche: cade spesso e volentieri nei cliche del genere ed è poco ambizioso nei contenuti e nei messaggi da lanciare. Ci prova, ma ancora non basta. -"Veloce come il vento" di Matteo Rovere ( ben sedici nomination). Ottimo lavoro. Bella la storia, avvincente, dinamica e intensa; bella la regia, fluida e raffinata, ma soprattutto straordinarie le prove degli attori. Ho trovato numerosi punti di forza in questo film che mancano troppo spesso ai film italiani: grande attenzione allo sviluppo dei personaggi ( qui l'ho trovata eccezionale); colpi di scena ben strutturati e non caotici o insensati, e poi hanno dato tanto peso alle emozioni, ma non hai pianti disperati o alle grida di rabbia incontenibile, di queste cose ne troviamo ovunque, hanno dato peso alle vere emozioni dei personaggi... in ogni scena, ad ogni battuta, ad ogni sospiro... in questo film sono le emozioni che portano avanti la storia e per questo riescono a tenere viva l'empatia con lo spettatore fino alla fine. Senza "La pazza gioia" avrebbe potuto vincere. La mia preferenza però rimane. Ultimo candidato -"Indivisibili" di Edoardo de Angelis. Unico film in gara che non ho visto e quindi non posso sbilanciarmi. Ha ricevuto ben 17 nomination e ha buone possibilità di vittoria, ma non ho comunque intenzione di guardarlo... un po' di pregiudizio, un po di sfiducia, un po' di biasimo sulla tematica affrontata... un po' di tutto insomma. 

-MIGLIOR REGIA: sono candidati esattamente gli stessi registi dei film sopra elencati. Questo significa che un buon film nasce soprattutto da un buon regista. Senza tanti giri di parole, questa è la categoria di Paolo Virzì, assoluto maestro di cinema. Ha svolto un grande lavoro anche Matteo Rovere, un lavoro di grande impatto talvolta anche spregiudicato (basti pensare alle scene ad alta velocità) che andrebbe sicuramente premiato, ma Virzì è un poeta della macchina da presa. 

-MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: -Valerio Mastandrea per "Fai bei sogni". Mediocre, senza infamia né lode. L'ho trovato un po' inconsistente nella sua interpretazione, troppo "monocorda", sempre con la stessa espressione desolata e nostalgica. E' sicuramente uno stato d'animo che caratterizza il suo personaggio, ma non può procrastinarsi per due ore e un quarto di film. C'è bisogno di sentimenti, di emozioni forti, di sorrisi, di lacrime... non si può essere costantemente dei "cani bastonati" inermi e abbandonati a se stessi, anche perché in questo modo traspare una personalità arrendevole e disfattista e leggendo il libro non si ha mai questa sensazione. -Michele Riondino per "La ragazza del mondo". Finalmente è uscito il talento. Ottima prova del giovane Montalbano. Un ruolo pesante ed emblematico, lui ha saputo gestirlo e farlo suo in modo impeccabile. Non è tra le mie grazie, ma riconosco il merito. -Sergio Rubini per "La stoffa dei sogni". Assolutamente meraviglioso. Non ho altro da aggiungere, la sua prova è stata eccezionale... poetica, elegante, istrionica, carismatica, emozionante. Porta al cinema l'incantevole teatralità del grande Eduardo De Filippo senza mai perdere credibilità. Serve altro per essere un grande attore? -Stefano Accorsi per "Veloce come il vento". Un gigante. E' forse il miglior Accorsi mai visto prima. Con questa interpretazione sale nell'Olimpo dei migliori attori in circolazione in Italia, senza alcun dubbio. La sua parte è difficilissima ( un tossicodipendente), sia dal punto di vista psicologico che fisico ( avrà perso non so quanti chili) e lui è straordinario dall'inizio alla fine, mantenendo una grande credibilità. Il film si regge tutto sulle sue spalle, senza di lui avrebbe perso tantissimo del suo fascino ( così vale anche per Rubini). Porta una carica emotiva incredibile e mantiene un intensità sconcertante. DEVE vincere lui. -Toni Servillo per "Le confessioni". Un edizione senza Servillo è impensabile, ne ha già vinti quattro. Quest'anno si ripresenta e di certo non sfigura. La sua prova in questo film è come sempre ottima, ma con un Accorsi così nemmeno lui può nulla.

-MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: -Matilda De Angelis per "Veloce come il vento". Giovane, bella e brava. Diciamo che promette molto bene. In questo ruolo è riuscita ad esprimersi al meglio e a reggere il confronto con Stefano Accorsi. Ora bisogna capire se è stata questione di fortuna, oppure se è davvero così forte. Ha una carriera intera per poter dimostrare tutto il suo valore. -Angela e Marianna Fontana per "Indivisibili". Non posso di nuovo approfondire il mio commento, non avendole viste in azione. Di sicuro non hanno affrontato un ruolo semplice, anche perché hanno dovuto recitare sempre attaccate... letteralmente. -Valeria Bruni Tedeschi per "La pazza gioia". Solo applausi. Un attrice con la A maiuscola. Interpretazione destabilizzante, talento puro. Riesce a toccare le corde di tante emozioni e suona una bellissima sinfonia emotiva, senza mai esagerare. Papabile vincitrice. -Daphne Scoccia per "Fiore". La ragazza non è per niente male. Una delle poche cose che salvo di questo film è proprio la sua interpretazione. Sempre sul pezzo con grande intensità e con ottime capacità. Mi ha convinto molto la sua prova. -Micaela Ramazzotti per "La pazza gioia". La migliore. Ecco la mia favorita per la vittoria finale. Performance da brividi. Sincera, profonda, tormentata, alienata... sorridente, angosciata, distrutta... ma quanto è stata brava? 

Adesso vediamo più rapidamente le altre principali categorie. Mi sono accorto di essermi un po' dilungato, ma un commento ( almeno per queste categorie così importanti) era necessario. Le prossime le affronteremo giusto con una battuta. 

-MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: secondo me delle sei nomination sono solo tre a contendersi la vittoria: La pazza gioia, Indivisibili, Veloce come il vento. Ben strutturate, sono le uniche a sviluppare una trama degna di nota.

-MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA: di queste sei, invece, le due più forti a mio avviso sono: Era d'estate e La stoffa dei sogni. Sono entrambi ottimi film, sceneggiati con grande cura e maniacale attenzione. Io consiglio caldamente la visione di entrambi. Trovo pessimo l'adattamento di "Fai bei sogni" e non all'altezza quello di "Pericle il nero", gli unici due che sulla carta avrebbero potuto ambire alla vittoria, oltre ai due sopra citati.

-MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: questa è una delle categorie più combattute. A contendersi il premio sono: Valerio Mastandrea per "Fiore", Ennio Fantastichini per "La stoffa dei sogni", Massimiliano Rossi per "Indivisibili", Pierfrancesco Favino per "Le confessioni" e Roberto de Francesco per "Le ultime cose". I miei prescelti sono Ennio Fantastichini, che in questo film è fantastico di nome e di fatto, e Massimiliano Rossi. Ma è comunque una categoria in cui sono stati tutti molto bravi. 

-MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: un solo nome: Valeria Golino ( per "La vita possibile"). Con la Golino in gara io non leggerei nemmeno gli altri nomi candidati, ma non sarebbe giusto. In questa categoria però mi mancano due film e quindi il mio giudizio sarebbe solo parziale: mi manca "Piuma" per il quale è candidata Michela Cescon e il solito "Indivisibili" con la candidata Antonia Truppo. Io tifo comunque per Valeria e per Roberta Mattei di  "Veloce come il vento".

-MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA: senza dubbio Michele d'Attanasio per "Veloce come il vento". Grande maestria; risultato eccellente. 

Direi che per il momento ci possiamo fermare qui e ne torneremo a parlare dopo le premiazioni... sperando che nessuno sbagli busta... 

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